Gentili Genitori e cari studenti,
vista l’imminenza della ripresa delle lezioni, ci sembra opportuno portare alla vostra conoscenza le indicazioni sanitarie, emanate dal Ministero dell’Istruzione in accordo col Ministero della Salute, al fine di mitigare la possibilità di infezione da Sars- Covid-2 in ambito scolastico per l’anno 2022/23.
Le nuove linee guida per il rientro di settembre
Le regole per il ritorno in aula sono basate su un doppio “livello”: da un lato un’adeguata preparazione, dall’altra un’attivazione rapida delle misure al bisogno. Sono state pubblicate il 5 agosto le «Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da Sars-CoV-2 in ambito scolastico (anno scolastico 2022-2023)». Il documento, che riguarda le scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, è stato messo a punto dall’Istituto superiore di sanità, con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Il testo propone da un lato misure standard di prevenzione per l’inizio dell’anno scolastico, che tengono conto del quadro attuale, e dall’altro, ulteriori interventi da modulare progressivamente in base alla valutazione del rischio e al possibile cambiamento del quadro epidemiologico.
Rivolto a studenti del primo e secondo ciclo di istruzione (Primaria, Media, Liceo)
Prevenzione di base
Per quanto riguarda le misure di prevenzione di base, attive al momento della ripresa scolastica, il documento individua come misure di prevenzione:
- la possibilità di permanenza a scuola consentita solo senza sintomi/febbre e senza test diagnostico per la ricerca di Sars-CoV-2 positivo;
- l’igiene delle mani ed “etichetta” respiratoria, ovvero modalità di protezione durante i colpi di tosse e starnuti;
- l’utilizzo di mascherine (Ffp2) per personale scolastico e alunni che sono a rischio di sviluppare forme severe di Covid-19;
- sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati; strumenti per gestione casi sospetti/confermati e contatti; ricambi d’aria frequenti.
Fase successiva
Il documento individua come possibili ulteriori misure di prevenzione, sulla base di eventuali esigenze di sanità pubblica e di cambiamenti del quadro epidemiologico:
- il distanziamento di almeno 1 metro (ove le condizioni logistiche e strutturali lo consentano);
- precauzioni nei momenti a rischio di aggregazione;
- aumento della frequenza di sanificazione periodica; gestione di attività extracurriculari, laboratori, garantendo l’attuazione di misure di prevenzione;
- mascherine chirurgiche, o Ffp2, sia da fermi che in movimento (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica);
- concessione di palestre/locali a terzi con obbligo di sanificazione; somministrazione dei pasti nelle mense con turnazione; consumo delle merende al banco.
Scuola dell’infanzia
Nelle indicazioni si fa chiaramente differenza tra i sintomi COVID e il semplice raffreddore.
Infatti, gli scienziati ci ricordano che i bambini sono spesso soggetti a sintomi respiratori di lieve entità e se non ci sono sintomi, quali raffreddore, posso frequentare tranquillamente in presenza “prevedendo igiene delle mani ed etichetta respiratoria (igiene respiratoria)”.
A differenze degli studenti più grandi che in caso di raffreddore potranno frequentare, ma con mascherina FFP2, ai bambini dell’infanzia non viene prescritta tale richiesta.
Divieto di andare a scuola
Non è invece consentito restare a scuola con febbre, ovvero temperatura corporea oltre i 37,5 ° C.
Altri sintomi che non consentono il permanere a scuola sono ad esempio:
- sintomi respiratori acuti come tosse e raffreddore con difficoltà respiratoria,
- vomito (episodi ripetuti accompagnati da malessere),
- diarrea (tre o più scariche con feci semiliquide o liquide),
- perdita del gusto, perdita dell’olfatto, cefalea intensa
Divieto di entrare a scuola anche con test Covid positivo.
Gestione contatti con caso positivo Sars-Cov-19
Le regole da seguire sono quelle indicate nella circolare del Ministero della Salute del 30 marzo scorso.
Pertanto, a personale scolastico e studenti (di età superiore a sei anni) contatti stretti di un caso positivo al Covid viene applicato il regime dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.
Se però dovessero presentarsi sintomi riconducibili al Covid, viene “raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2 che in caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto”.
Ricorso alla DAD
La Dad, la didattica a distanza, scompare definitivamente con il nuovo anno scolastico. Non potrà essere richiesta dagli istituti. E nemmeno per gli alunni positivi potrà essere riproposta. Così ha stabilito il Ministero dell’Istruzione, inserendo le nuove regole nel vademecum inviato in queste ore alle dirigenze in vista dell’avvio dell’anno scolastico 2022/2023. Non si potranno attivare autonomamente la Dad né la didattica digitale integrata.
Il Coordinatore Didattico
Prof. Giuseppe Caruso