Venerdì 5 febbraio la dott.ssa Campanacci, Dirigente Medico presso la Clinica Ortopedica e Traumatologica III dell’Ospedale Rizzoli e madre di Carlotta, si è resa disponibile per tenere una lezione sull’apparato scheletrico per gli alunni della classe 2^ media.
Di seguito alcune parti estrapolate dai commenti che i ragazzi di seconda media hanno scritto dopo aver seguito la lezione di approfondimento tenuto dalla dottoressa Campanacci:
“Il 5 febbraio nelle prime due ore di scuola è venuta a farci visita la mamma della nostra compagna di classe che lavora come ortopedico all’ospedale Rizzoli… Questa giornata mi è piaciuta molto perché è un modo alternativo per studiare e mi piacerebbe molto poterla ripetere.”
“…È stata una bella esperienza anche perché, quando le informazioni arrivano da persone specializzate si comprendono meglio… Mi ha colpito anche la gentilezza e la passione con cui spiegava le cose . Mi ha fatto appassionare a questo argomento e sono curioso di fare altre esperienze così…”
“…La parte che mi è piaciuta di più è stata quella in cui la signora Campanacci ha detto che se si ha uno zaino pesante, i libri più ingombranti dovrebbero stare più vicini alla schiena…”
“La lezione è stata molto interessante ed è stato affascinante approfondire le diverse e possibili malattie ossee.”
“…Mi è piaciuto molto e lo considero un lavoro appagante , ora come ora non sono in grado di dire se è una professione che vorrò svolgere da grande.”
“Venerdì 5 febbraio è venuta mia madre a scuola a fare a me e alla mia classe una lezione sul l’apparato scheletrico. È stato molto interessante e coinvolgente e soprattutto mi ha aiutato molto in preparazione alla verifica.”
“Venerdì 5 febbraio è arrivata in classe Laura Campanacci la mamma della nostra compagna di classe Poppy che di lavoro fa l’ortopedico. Siamo andati in laboratorio e la dottoressa ha tenuto la lezione. Quando Laura Campanacci ha finito di spiegare, Benedetta è andata in portineria ed è tornata in laboratorio con un mazzo di Florida parte di tutta la classe per la dottoressa.”