Martedì 25 Gennaio si è svolto, in collegamento sulla piattaforma Meet, il primo dei tre incontri tematici sulla genitorialità dal titolo “Le Autonomie del Bambino”.

L’iniziativa è organizzata dalla nostra Scuola dell’Infanzia in collaborazione con la FISM di Bologna e gli incontri sono presieduti dalla dott.ssa Daniela Pozzana, psicologa dello sviluppo e psicoterapeuta familiare.

L’incontro è iniziato con la proiezione di un breve e cortometraggio dal titolo “Piper” per avere spunti riguardanti il tema delle autonomie, argomento tanto caro e dibattuto tra le famiglie. Piper, il protagonista del cortometraggio, è un gabbiano che impara ad essere autonomo, spinto dalla mamma a fare esperienze di vita, di comunità e di socialità, con le sue emozioni come motore del “suo fare”.

Spingere i propri figli ad essere autonomi non vuol dire togliere loro un legame affettivo o la possibilità di tornare “nel nido” anzi, tutto il contrario: la mamma di Piper, ad un certo punto, con il suo “basta” ritiene il figlio pronto e lo stimola a “provare”. I figli non sono “nostri”, ci sono stati “affidati” e dobbiamo accompagnarli in un cammino di vita che li renda uomini e donne pronti alla socialità.

Genitori non si nasce, lo si diventa con ogni figlio che risulta “unico ed irripetibile”. Come noi adulti abbiamo avuto approcci diversi con uno o più figli, pur essendo sempre noi, anche loro seguono la loro indole in base alla propria specificità.

Dobbiamo trovare una “zona di equilibrio” nella quale stare e poter dire: “Ti aiuto, ti do una mano, ce la puoi fare”.

Fare i genitori è la cosa più difficile! Non siamo invincibili e non possiamo arrivare a tutto: per quanto possiamo impegnarci il nostro “potere” è comunque limitato.

Per quanto riguarda le frustrazioni, il genitore dovrà fare anche i conti sulla fatica che richiede al figlio e nel caso chiudere un occhio su ciò che il bambino-ragazzo compie al fine di trovare un equilibrio per giungere all’autonomia.

I genitori, per proteggere i propri figli, cercano di prevedere e a volte di anticipare risoluzioni, ma il rischio zero non esiste e si può solo dire di averlo calcolato in parte, ma non tutto.

Le frustrazioni sono un momento di crescita e anche i “no” dei bambini, come molta letteratura ci insegna, fanno parte del processo evolutivo naturale del bambino, volto al desiderio del provare a “fare da solo”.

I bambini ci guardano, ci scrutano, ci imitano e, citando la pedagogista Rosi Rioli, “i bambini non imparano dall’adulto, ma imparano l’adulto”, il nostro modo di porci è il primo imprinting per loro, perché si insegna più con il fare che con il dire.

I genitori presenti all’incontro hanno posto molteplici domande alla dott.ssa Pozzana che ha spiegato come non esista una “giusta ricetta” per fare il genitore, soprattutto dinnanzi a criticità, alcune naturali, altre dovute al momento storico in corso. Ogni essere umano (genitore, insegnante e bambino) è sempre in fase di evoluzione, di crescita, e disposto a fare nuove esperienze.

La dott.ssa Pozzana, al termine dell’incontro, ha consigliato a tutti la lettura di “Organizzati e felici” di Daniele Novara, un modo per chiarirsi un po’ le idee e prendere degli spunti operativi e di riflessione.

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