Mercoledì 15 Novembre, alla nostra Riunione di Redazione, abbiamo avuto il piacere di avere come ospite il giornalista Stefano Andrini, che è stato caporedattore di “Bologna 7” (inserto domenicale di “Avvenire”), direttore di un quotidiano locale, corrispondente per la rete televisiva “Sat2000” oltre che dj radiofonico e attualmente scrittore.

E’ stato un incontro bello e interessante, che ci spinge ancora di più nel voler continuare questa nostra avventura del giornale.

Grazie Stefano, dobbiamo assolutamente rivederci!

p.s.: Stefano è stato così gentile da scrivere del nostro incontro in un suo post su Facebook: Storie di Tutti i Giorni

Sant’ Alberto’s Journal
Un nuovo giornale on line scritto in inglese dagli studenti del Liceo scientifico dell’istituto Sant’Alberto Magno di Bologna. Sono andato a conoscerli.

Promossi a pieni voti. E’ la prima cosa che ho detto agli studenti guidati dal prof. di inglese Alecci, quando mi hanno aperto le porte della loro redazione.

Ho letto attentamente il loro prodotto editoriale (in coda potete trovare il link del primo numero – [ndr: il link qui di seguito Sant’Alberto’s Journal #1]) e mi sono complimentato.

Per i titoli azzeccati e comunicativi. Per gli incipit che sono come il trailer di un film, se non ci prendono l’articolo non lo leggiamo. Per la loro essenzialità: in questo giornale nessuna traccia, per fortuna, di certe soporifere articolesse ancora in circolazione. Solo pezzi brevi, ritmati come un canzone di successo.

Perché, in fondo, scrivere un articolo ha lo stesso scopo di un brano musicale trasmesso alla radio. Si spera che nessuno cambi frequenza.

In molti articoli il lettore si trova come proiettato sul set di un film. Cosa succede se scoprite di avere solo tre giorni di tempo per preparare un test? Panico, eccesso di sudorazione fredda. Ma keep calm. I ragazzi del Sant’ Alberto’s Journal hanno messo a punto un piccolo manuale di sopravvivenza che in sostanza dice organizzatevi, fate pause e se siete proprio disperati chiedete aiuto. E poi la musica. Alla mia veneranda età ho scoperto che i dischi consigliati nell’apposita rubrica dai redattori li ascolta anche uno stagionato dj di lungo corso come il sottoscritto. E poi la scommessa vinta con l’insegnante del mese: provate voi a scrivere di uno dei vostri prof senza scivolare nella adulazione. Bravissimi nell’evitare il tranello.

Concludo: mi sono divertito e ho imparato molto.

Grazie ragazzi.

Stefano Andrini

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