Lasciami che ti parlo anche con il tuo silenzio
luminoso come una lampada, semplice come un anello.
Tu sei come la notte, taciturna e costellata.
Di stella è il tuo silenzio, così lontano e lieve.

Sono questi i versi di Pablo Neruda che hanno chiuso l’intervento di lunedì 6 febbraio 2023 tenuto da Alessandro de Francesco e da David Muñoz Gutiérrez davanti alle classi del liceo del Sant’Alberto Magno. Il primo è autore del romanzo storico In fondo alla terra (2018), che ha delineato un ritratto completo del Golpe in Cile del 1973 attraverso gli occhi del personaggio principale, Estela Meunier, figura letteraria che rappresenta le tante vittime del colpo di Stato che sono emigrate all’estero dopo la morte di Salvador Allende. Il secondo è uno dei testimoni oculari del Golpe, rifugiato politico ed esule in Italia dal 1974: le sue parole sono un racconto sincero che permette di ripristinare il giusto valore a termini come “libertà”, “uguaglianza”, “solidarietà”, mostrando quanto siano, ancora oggi, conquiste tanto fragili quanto essenziali.

Letteratura e Storia mostrano chiaramente il fatto che Cile e Italia sono legati in modo molto più profondo di quanto si pensi, dato che il nostro paese ha dato asilo a moltissimi rifugiati politici che avevano perso tutti i loro diritti durante la dittatura di Pinochet. 

Il dialogo tra De Francesco e Muñoz Gutiérrez è stato guidato in particolare dalle alunne e dagli alunni di Quarta, che hanno intervallato il confronto dei nostri ospiti con la lettura di alcuni passi di In fondo alla terra e l’ascolto della musica di Victor Jara, uno degli artisti cileni più rappresentativi di quel periodo. 

Una storia di cui oggi si parla poco, ma che riformula e conferma l’importanza delle istituzioni democratiche.

Proprio per questo, come docenti, abbiamo voluto darle spazio. 

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