“Prima dell’incidente praticava la pallavolo: nel novembre 2007, a 18 anni, è stata investita da un’auto mentre guidava il suo motorino. L’incidente le è costato l’amputazione della gamba sinistra attraverso il ginocchio. Tre anni dopo ha cominciato a praticare atletica. È stata la prima donna a scendere sotto i 15” sui 100 metri T42. Ha l’abitudine di dare un nome alle proprie protesi: Berta è quella con cui cammina, Cheeta quella che usa per correre.”
Questa, ma non solo questa, è Martina Caironi, campionessa paralimpica ai giochi di Londra 2012 e di Rio 2016 sui 100m piani, che i ragazzi di seconda e terza media hanno incontrato questa mattina a scuola. Un incontro umanamente importante, quello con Martina, che partendo dalla sua esperienza ha spiegato come sia cambiata la sua vita e di come sia riuscita a raggiungere i suoi obiettivi, come ha affrontato gli ostacoli che ha incontrato lungo il suo percorso di vita e della grande forza d’animo che l’ha aiutata a superarli.
Martina fa parte del Team degli Ambasciatori dello Sport Paralimpico del Comitato Paralimpico Italiano nato con la finalità di promuovere i valori e gli ideali dello sport paralimpico sul territorio nazionale al fine di diffondere la cultura della “diversità” nella nostra società.